Qualche giorno fa ho rivisto il film “Il Diario di Bridget Jones”. E per quanto mi sia impegnata ad auspicare il lieto fine con il buono e onesto Colin Firth, non sono riuscita a non “tifare” per il bastardo Hugh Grant. Perché?
E’ vero dunque che le donne, in fondo in fondo, preferiscono il perfido traditore senza scrupoli sentimentali e sessuali al bravo ragazzo con felpe morbide e adatte ad assorbire le nostre lacrime? Verrebbe da annuire colpevoli ma (ri)pensandoci bene… è veramente così?
Ho studiato a fondo l’argomento e ho scoperto un training che ci permetterà di osservare con giudizio questa contrapposizione “testosteronica”. L’esercizio che vi propongo è il seguente: ripensate al tipo più stronzo mai incontrato, proprio quello che ha calpestato la vostra strada e la vostra dignità. Ci siete? Ecco. Prendete una sua foto e immaginate di possedere un potente photoshop in grado di eliminate nel seguente ordine:
- sguardo magnetico
- sorriso enigmatico
- capacità orali e verbali straordinarie
Fatto?
Bene. Riprendete la foto e osservatela di nuovo alla luce di questa maturata capacità di discernere. Ora chiedetevi: cosa è rimasto di quell’uomo?
Evidente.
Un figo da paura.
E niente ha vinto Hugh.
(Ovviamente mi dissocio da me stessa per quanto scritto).
Nonsostarezitta 